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I 3 Elementi da Ottimizzare in un Annuncio Facebook ADS

L’obiettivo di oggi sarà quello di concentrare la nostra attenzione su quelli che possono essere considerati i 3 elementi chiave da ottimizzare in un annuncio su Facebook. Tre elementi che se correttamente ottimizzati possono portare lo stesso ad essere cliccato maggiormente e quindi ad abbassare il suo CPC (cost-per-click) medio.

Partiamo innanzitutto da una domanda principale:
esiste un modo “scientifico” per creare un Facebook ADS ottimizzato?

In realtà è difficile dare una risposta a questa domanda in termini scientifici (ossia sicuri al 100%). Questo perchè ciascun Facebook ADS può rivolgersi ad un target diverso di persone e quindi sarà portato a promuovere prodotti e servizi diversi. Quel che è certo è che esistono delle ottimizzazioni che vanno bene in qualsiasi settore e che se correttamente messi in pratica possono portare benefici qualsiasi sia la tipologia di prodotto offerto e qualunque sia la tipologia di target di riferimento.

La soluzione alla domanda di cui prima è verificare che i propri annunci siano ottimizzati per i tre elementi che vedremo tra poco. Prendiamo innanzitutto un esempio di Facebook ADS (nello specifico un Promoted Post) del grande web marketer americano Frank Kern.

fb-ads-annuncio

Ho deciso di prendere questo come esempio per farti vedere alcuni elementi da cui tu stesso potresti prendere spunto per i tuoi futuri annunci promozionali.

Ecco i 3 elementi compongono un Facebook ADS

1) L’immagine, che come vedremo più avanti ha un’incidenza altissima in termini di tasso di click perchè è la prima cosa che un utente nota quando scorre le notizie della propria timeline.

2) Il titolo (detto anche headline), anch’esso molto importante perchè ha come obiettivo quello di telegrafare il contenuto del post in massimo una riga e mezza.

3) La descrizione (detta anche copy) che ha come obiettivo quello di spiegare in maniera estremamente sintetica quello che è il contenuto del post stesso.

Dopo questa breve presentazione, andiamo finalmente a vedere come ottimizzare queste 3 componenti.

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Ripartiamo innanzitutto dall’immagine prendendo spunto dall’esempio di prima. Essa deve avere determinate caratteristiche per definirsi ottimizzata. Innanzitutto dev’essere coerente con l’argomento trattato. Molto spesso capita infatti di promuovere attraverso un Facebook ADS un determinato prodotto o servizio e di caricare un’immagine non coerente con quello che l’utente andrà poi a trovare cliccando sull’annuncio stesso. Da qui l’importanza della coerenza tra immagine e prodotto da promuovere. Dall’immagine presa come esempio puoi notare che Frank Kern ha scattato una foto molto semplice al libro che lui stesso stava promuovendo attraverso il Facebook ADS, proprio per una questione di coerenza.

Inoltre l’immagine deve poter attirare l’attenzione del lettore. Anche qui, non basta che l’immagine sia coerente con quello che andremo a promuovere ma è altrettanto importante che attiri l’attenzione del lettore e questo è ben presto spiegato. Pensa ad esempio a quando sei su Facebook e scrolli tutte le varie notizie. Su quali ti soffermi? Ad esempio su quelle notizie che hanno un’immagine che a colpo d’occhio attirano la tua attenzione. Cosa ha fatto Frank Kern per il suo ADS? Ha preso una porzione dell’immagine scattata e l’ha fatta diventare l’immagine del suo Facebook ADS. In che modo? Focalizzando l’attenzione del lettore sul titolo e sul sottotitolo del libro stesso.

Infine l’immagine per essere ottimizzata deve spingere il lettore a volerne sapere di più. Deve quindi avere una CTA (call-to-action) intrinseca. Tra i tre punti visti finora è probabilmente quello più importante di tutti. Anche in questo caso, come ha fatto Frank Kern a raggiungere il suo obiettivo? Ha focalizzato l’attenzione dell’immagine sul titolo ma soprattutto sul sottotitolo che spiega in maniera emozionale quello che è il contenuto del libro a cui l’utente potrebbe accedere cliccando sull’annuncio stesso.


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La seconda componente da ottimizzare in un Facebook ADS è il titolo. Ha come obiettivo quello di telegrafare il contenuto dell’annuncio stesso e il primo consiglio che mi sento di condividerti è di fare in modo che il titolo sia espresso spesso sotto forma di domanda. Devi sapere infatti che è pressochè impossibile per il cervello umano ignorare una domanda. Per cui se un titolo è creato sotto forma di domanda è molto probabile che l’utente, dopo aver guardato l’immagine, sposti la sua attenzione su di esso.

Inoltre il titolo per essere magnetico e quindi ottimizzato deve sintetizzare il contenuto della copy, ossia il contenuto descrittivo su cui poi ci soffermeremo nella prossima slide e che ha come obiettivo quello di descrivere il contenuto del post stesso. Di cosa parla il post? Parla di come ricevere un libro di web marketing gratuitamente? Benissimo, allora il titolo deve parlare di questo. Frank Kern nel suo caso non ha creato il titolo del suo Facebook ADS sotto forma di domanda, però ha telegrafato in maniera abbastanza buona il suo contenuto.

Infine il titolo deve spingere il lettore a leggere la copy, ossia a leggere la descrizione del post. E’ importante anche qui inserire, ove possibile, una call-to-action in quanto deve incuriosire il lettore a volerne sapere di più.


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Terza ed ultima componente da ottimizzare è la copy, ossia il testo che è nel box indicato nell’immagine da una freccina nera. Cos’è la copy? E’ un box descrittivo dove dobbiamo andare ad inserire dei contenuti testuali che spiegano che cosa l’utente andrà a trovare se deciderà di cliccare sull’annuncio.

Il primo elemento per rendere una copy ottimizzata è la presenza di una chiamata all’azione. Questo perchè un utente deciderà di cliccare sull’annuncio se sarà stato attirato dalla foto, se sarà stato incuriosito dal titolo e se avrà ritenuto il contenuto della copy interessante nei suoi confronti. Quale modo migliore allora per spingere l’utente a volerne sapere di più? Inserendo all’interno della copy una serie di verbi che spingano l’utente a compiere l’azione che vogliamo. Un esempio di call to action potrebbe essere “Clicca su questo link per scaricare gratis il mio nuovo libro che ti insegna come generare 50.000.000$”.

Inoltre una copy ottimizzata deve far leva sui benefici emozionali. Devi sapere infatti che le persone acquistano non sulla base delle caratteristiche del prodotto ma sulla base delle emozioni che esso genera loro. Ecco perchè è bene inserire all’interno della copy una serie di benefici emozionali relativi a ciò che il prodotto stesso può fare per loro, in relazione al loro problema o interesse.

Infine una copy ottimizzata deve far capire al lettore cosa troverà se deciderà di cliccare sull’annuncio. Molte persone invece cosa fanno? Evitano di cliccare sull’annuncio perchè non hanno informazioni precise di cosa troveranno cliccando sull’annuncio. Se questo accade è perchè primo queste persone non si sentono convinte e secondo perchè noi per primi non siamo stati bravi a persuaderle con la nostra comunicazione. Ecco perchè è bene far capire a chi leggerà l’annuncio cosa troverà se deciderà di cliccare. Se ad esempio sto promuovendo un libro che voglio dare gratis alle prime 100 persone che cliccheranno sull’annuncio e lasceranno la propria email, è opportuno specificarlo nella copy in maniera estremamente concisa, mettendo quindi il lettore nella condizione di poter cliccare sull’annuncio senza avere sorprese successivamente.

Una delle cose su cui mi soffermo di più durante la MasterClass è proprio quella di creare coerenza tra l’annuncio Facebook e la Optin-Page. L’ideale è riportare lo stesso testo, in modo che l’utente ritrovi esattamente quello che gli hai promesso nell’annuncio.

Ora ti lascio con un Video tutorial di Roberto Bizzarri che approfondisce questi 3 elementi:

Vuoi avere altre informazioni su come applicare il sistema al TUO business?

[Video] Come applicare il sistema al tuo business >>

Se hai altre domande specifiche scrivi nei commenti qui in basso.

A presto,
Giacomo Bruno

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Giacomo Bruno

Ingegnere elettronico, è stato nominato dalla stampa “il papà degli ebook” per aver portato gli ebook in Italia nel 2002, 9 anni prima di Amazon e degli altri editori. E’ Autore di 26 bestseller sulla crescita personale e con la sua casa editrice Bruno Editore ha pubblicato 600 libri sui temi dello sviluppo personale e professionale. E’ considerato il più noto “book influencer” italiano perché ogni libro da lui promosso o pubblicato diventa in poche ore Bestseller n.1 su Amazon. La sua newsletter viene seguita ogni giorno da oltre 150.000 affezionati lettori. Il suo Blog e i suoi canali social sono seguiti da oltre 1.000.000 di follower. Il suo lavoro è seguito dalla Radio, dalla Stampa e dalle TV nazionali.

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